Canto di Holika, una poesia per la festa di holi

Una poesia che ho scritto ispirata alla festa di holi...


Rosso di ruggine e sangue
rosso vermiglio dalla terra alle guance,
tinge le carni e si fa canto.
Quest'anno a holi voglio giocare la lila cosmica 
e dimenticare il mio nome nel mondo.
Il tempo sospeso di danze dionisiache
mi chiama con voce di sirena:
rosso di brace, corpo di vittima innocente 
immolata ad ardere per rinascere da cenere.
Fammi nuova, fammi bambina, fammi fiamma
e madre divina senza tempo,
che rigenera il seme del Dio fatto uomo
in utero di fuoco sotterraneo.
Sono pronta a tornare spargendo le mie ceneri 
come la Vecchia sul campo del mattino.
Rosso è il tramonto e il cuore del sole,
rosso è il vino dei riti d'amore antichi
rosso è il punto tra le sopracciglia, che porto come sacro bersaglio sul terzo occhio
al tempo dei canti dell'unione,
quando il Cielo incontra infine la sua amante Terra
e nasco io, figlia della Primavera, sorella del figlio immolato
a cercarlo negli occhi del primo nato dai carboni.

Image credits Sarah Welch from here
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